Ufficio Stampa - Comune di Spezzano Piccolo

 SPEZZANO PICCOLO: IL SINDACO STEFANIA ROTA INTERVIENE SUL PONTE DI CELICO.

Il recente disastro ferroviario verificatosi in Puglia, è motivo di ulteriore riflessione per la scrivente, che già due mesi fa ha sollevato il problema della pericolosità e aleatorietà del famigerato Ponte di Celico.

Dico pericolosità, perché anche all’occhio di chi non è un tecnico della materia, non può sfuggire il costante peggioramento degli avvallamenti insistenti sul viadotto in questione, tanto che per chi lo attraversa più volte quotidianamente è diventato il tratto della preghiera: “fai, buon Dio, che non accada nulla”.

L’aleatorietà deriva dal rischio che si possa verificare l’innominato disastro, provata oltretutto dal fatto che periodicamente si effettuano verifiche di staticità e stabilità, che evidentemente sono la prova che c’è un campanello d’allarme tenuto acceso continuamente.

Dunque, quelle che sono delle ansie popolari non sono poi così assurde!

Credo che sia interesse di tutti, la salvaguardia della sicurezza di coloro che attraversano il ponte ogni giorno, che sia per lavoro,  per vacanza, per raggiungere un presidio ospedaliero o per una semplice visita; e proprio per questo motivo è evidente la necessità di dare delle risposte certe e soprattutto un’alternativa consona nell’eventualità di una chiusura di questo passaggio per i presilani verso la città, per i turisti verso la Sila e per gli innumerevoli autotreni merci verso i siti di destinazione aziendali e non.

L’unico vantaggio sarebbe quello del mancato passaggio verso la discarica e, dunque, l’impossibilità di sversare ulteriori rifiuti nell’area “Mab presilana”.

Ma si può pensare di sviluppare questo territorio se non si attribuisce alla viabilità l’importanza dovuta? Potremo parlare di Parco, di UNESCO, di percorsi turistici, di impianti risalita, di economia, di aziende, di bandiere arancione, ma tutto ciò sarebbe il nulla se questo breve tratto di strada dovesse cedere!

Penserei ancor prima delle prove statiche ad una alternativa accettabile e logica che consentisse al territorio di continuare la sua vita civile ed economica senza particolari scossoni e soprattutto penserei di evitare qualsiasi situazione dolorosa che ci farebbe tutti indistintamente responsabili.

Alcune settimane fa qualcuno si è fatto portatore dinanzi al Signor Prefetto di Cosenza di una richiesta di riunione tra sindaci del comprensorio presilano, ANAS e qualsiasi altro ente che potesse contribuire a definire la situazione, ma ad oggi non ci è stato confermato nulla.

Non si vuole aprire una discussione, ma si vuole capire e soprattutto si vogliono risposte:

c’è bisogno di fare quadrato sul problema e non di tavole rotonde per mostrare le nostre qualità oratorie. Dobbiamo pensare alla sicurezza delle nostre strade e soprattutto non vogliamo piangere lacrime di coccodrillo e ricercare, quando sarebbe ormai troppo tardi, i responsabili di quanto è assolutamente prevedibile.

Stefania Rota